Si tratta di fiori non ancora sbocciati della specie Capparis spinosa, che dopo un opportuno trattamento insaporiscono con il loro aroma penetrante tante ricette della nostra tradizione, dai sughi ai ripieni, dalle insalate alle salse.
La pianta è una perenne diffusa in tutto il Mediterraneo e, in Italia, nel Centro-Sud, dove si trova sia in coltivazione, sia spontanea.
Secondo le zone di coltivazione, nel periodo compreso tra fine maggio e metà settembre, il cappero comincia a far comparire i boccioli ed è allora che si pratica la raccolta dei bottoni floreali, non ancora aperti e diventati fiori.
La produzione è di tipo scalare appena raccolti i primi boccioli, la pianta continua la fioritura e, all’atto di ogni raccolta (ogni 8-10 giorni), vengono a trovarsi sulla pianta bottoni floreali di diverse dimensioni.
Al momento dell’acquisto è importante scegliere capperi conservati sotto sale marino: garanzia per il consumatore di una prodotto di qualità. La conservazione sotto aceto è, talvolta, un espediente per insaporire capperi scadenti.
Prima del consumo i capperi si possono poi lavare in acqua corrente per togliere l’eccesso di sale.Voi come utilizzate questo ingrediente?
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Estratto dalla Rivista “Voi…Noi…Bimby” - Ed. Vorwerk Contempora