Forum Torino, il cioccolato e la nocciola delle Langhe



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E' sempre molto interessante leggere le origini delle preziose ricette e tradizioni culinarie italiane... grazie Team!

Ele 👩🏻‍🍳💚


La storia d'amore tra Torino e e il cioccolato va indietro nel tempo di diversi secoli: sembra, infatti, che la prima "uscita pubblica" fu nel 1560, quando, per festeggiare il trasferimento della capitale del Ducato di Savoia da Chambéry a Torino, Emanuele Filiberto servì simbolicamente alla città una tazza di cioccolata fumante.

Il cioccolato "liquido", consumato sotto forma di bevanda, rimase in voga a Torino per lungo tempo: alla corte dei Savoia, per esempio, si deliziavano con la Merenda Reale, intingendo dei piccoli pasticcini secchi in tazze di cioccolata calda; sotto i portici di piazza Castello, nei caffè di Piazza Carignano e via Po si poteva gustare la bavarèsia (una bevanda a base di caffè e cacao) ma, soprattutto, in piazza della Consolata, nasceva in quel periodo il bicerìn di caffè espresso, cioccolato e crema al latte, che avrebbe fatto furore in città!

Ma fu nel corso del Seicento e Settecento che i torinesi raffinarono la lavorazione del cacao, tanto che nel 1826 l'imprenditore Pierre Paul Caffarel (vi dice niente questo cognome?) aprì, nel quartiere San Donato, un laboratorio e trovò il modo di dare forma a piccoli bon bon di cioccolato solido, ottenuto mescolando cacao, acqua, zucchero e vaniglia.

Negli anni il piccolo laboratorio divenne una vera e propria azienda di famiglia, gli eredi di Caffarel si susseguivano alla guida e fu proprio uno di loro, Ernesto Alberto (nipote di Pierre Paul), che decise di unire il suo lavoro con quello di un altro artigiano del cioccolato, Michele Prochet.

Sotto la guida dei due la Caffarel-Prochet prosperò, e, quando il prezzo del cacao divenne proibitivo, si comiciò ad aggiungere all'impasto dei cioccolatini un prodotto locale economico: la nocciola della Langhe... Avete capito cosa inventarono? Il Gianduiotto!

La storia del nome di questo cioccolatino è altrettanto interessante: nel carnevale del 1866 per le strade di Torino sfilava, come sempre, il corteo mascherato, in mezzo al corteo c'era anche Gianduia, la maschera popolare piemontese, che iniziò a lanciare alla folla proprio i cioccolatini con nocciola della Caffarel-Prochet, dando ai suoi proprietari l'idea giusta per un nome che legasse questo dolcetto ancora di più a Torino.

Vi è venuta voglia di cioccolatini? Ecco qualche ricetta:

https://www.ricettario-bimby.it/cerca?&rec_imaged=1&search=cioccolatini

Tratto da Voi...Noi...Bimby - Febbraio 2012